Ultimamente la grafica Liberty è stata, per me, una particolare
scoperta di linee e di artisti dei quali condividevo appieno la
visione di un arte che assegna alla linea un importanza pari a quella del colore.
Van
de Velde, artista Liberty che ammiro
particolarmente scrisse nella sua autobiografia :
<< … sento il disegno come
la manifestazione spontanea di un gesto, provocata dagli accenti e dalle
vibrazioni della linea la quale colma l'intero nostro essere come una bandiera
ed una vela che si agitano al vento, come il suono di una voce o di uno
strumento si diffonde per l'aria >>.
E
continua dicendo : << [¼]
Anche quando ebbi definitivamente abbandonato la pittura continuai ad essere
posseduto dal Demone della Linea … >>.
La sensazione di essere posseduto
da un demone induce in Van de Velde una sorta di complesso di
colpa, rafforzato, più tardi, dalla sua adesione, più formale che sostanziale,
alla poetica Razionalista :
<< Mi affidavo al mio Demone
e spingevo l'espressione al limite massimo; con conseguenze tutt'altro che
positive, in quanto, così facendo giunsi ai limiti di un nuovo Barocco >>.
E.Vilardo - Disegno Preparatorio per Dafne - Sanguigna su Carta - 2002-2003 |
E. Vilardo - Dafne - Chine su Carta - 2002-2003 - |