09 agosto, 2012

Il Ferro Battuto 1


Il Ferro, sinonimo di rudezza e di poco valore, lavorato a colpi di martello dalle mani del fabbro, si nobilita divenendo vera e propria creazione artistica dell’uomo faber.
Il ferro battuto affascina proprio per la sua duplice natura : durezza e malleabilità, rozzezza e gentilezza, utilità e fantasiosità; più duro che mai nella sua robustezza ma anche più flessibile nelle sue applicazioni.
Col passare del tempo cambiano le mode, si scoprono nuovi materiali, si adoperano tecnologie innovative ma il Ferro Battuto permane, attuale e creativo più che mai.
L’abilità del lavoro artigianale consiste, ancor oggi, nel dominio del materiale, capacità a cui si aggiunge ovviamente la tecnica (o “maestria”) da un lato e la conoscenza della lavorazione; quindi eredità acquisita ed esperienza.
La lavorazione del ferro inizia intorno al 1400 a.C., dà nome ad un epoca, L’Età del Ferro, durante la quale l’uomo scopre la duttilità di questo metallo e comincia ad utilizzarlo per la realizzazione di utensili d’uso comune, che lo aiutino, dunque, nella vita di tutti i giorni.
Il termine “Ferro Battuto” comprende il ferro sbalzato, martellato ed intagliato.
Tutte e tre queste lavorazioni sono compiute dalle abili mani del fabbro che, con il martello e l’incudine, lavora il metallo scaldandolo e raffreddandolo con l’uso del fuoco e dell’acqua.
Capacità di forza ed equilibrio che sapientemente dosate, in un processo che pare Alchemico, danno vita al mondo magico del Ferro Battuto.

R.Rizza - Tavolino realizzato in Ferro Battuto con Tre tipologie di Metalli  (Bronzo, Oro, acciaio) - 2008

R.Rizza - Testa di Drago - Ferro battuto realizzato con lo sportello di un Camion - 2009